Comune di Tramatza nel Campidano in Provincia di Oristano Sardegna
Piccolo paese di circa 1000 abitanti situato nella Sardegna occidentale, a 12 Km da Oristano, in prossimità del rio Cispiri che forma una vasta fascia di terreno fertile.
Esistono varie etimologie del nome "Tramatza", tra cui quella secondo la quale deriverebbe dal greco "masso" ovvero "gruppo di possidenti" o da "massaiu" o "massariu" cioè il fattore - custode della massa: "Tramatza" o "Tramassa" dovrebbe quindi significare "tre fattorie" o "tra fattorie". Lo Spano invece sostiene che il nome derivi dal "Tramatzu" (tamerice), un arbusto che cresce spontaneo nei territori acquitrinosi e del quale la zona è particolarmente ricca.
Il paese di Tramatza viene citato per la prima volta nel 1130 nell'atto di fondazione della chiesa del monastero di S. Maria di Bonarcado ad opera del Giudice di Arborea, Costantino I; è inoltre citato anche nelle schede del Condaghe.
Parrocchiale di Santa Maria Maddalena
La chiesa parrocchiale è dedicata a Santa Maria Maddalena, San Salvatore e San Gemiliano; essa è stata restaurata di recente e risale ai secoli XVI e XVII. Della costruzione originaria la chiesa conserva oggi ben poco. I continui rifacimenti non hanno lasciato nulla dell’antica facciata in conci parallelepipedi di pietra rossiccia e nera, e un timpano aggiunto nel restauro del 1929 nasconde il pregevole tetto a due spiovenze. L’interno è molto semplice: la navata centrale, la sola parte originale, ha attualmente la copertura in capriate in legno e nelle strutture laterali appaiono ancora antiche decorazioni raffiguranti angioletti e maschere umane.
Chiesa di San Giovanni Battista
La chiesa, circondata da olivi secolari, risale quasi certamente al 1100 ed è stata completamente restaurata nel 1988; la sacrestia è stata invece costruita in epoca più recente, forse nel XIX secolo.
Presenta due porte d’accesso laterali ma solo quella di destra è utilizzabile.
L'accesso conserva il portale architravato in conci di tufo e pietrame mentre gli architravi e gli stipiti della finestra sono in arenaria e tufo; sopra il portale trovava posto un rosone in ferro
L'altare ha due nicchie laterali i cui catini hanno decorazioni a conchiglia e riecheggiano lo schema dell'edicola dell'Archivietto del Duomo di Oristano.
Ponte Romano
Dell'età romana e medioevale rimane il notevole ponte, con un tratto di strada selciata originale lungo più di 200 metri. Costruito in tecnica mista ha quattro fòrnici, dei quali uno (quello sul fiume) è largo e alto mentre gli altri ai lati sono molto più piccoli. Si trova all'inizio dell'abitato entrando dalla SS 131 e attualmente è in fase di restauro.