Comune di Perdaxius nel Sulcis Iglesiente
Il centro abitato si trova in pianura, vicino al corso d’acqua rio Perdaxius, al centro del bacino minerario del Sulcis. Conta 1.522 abitanti, si trova a 100 m s.l.m. e si estende per 29,55 kmq. Comprende le 2 piccole frazioni: Pesus e S. Leonardo.
Il nome del paese significa "pietroso", probabilmente per via di una particolare conformazione del terreno, che si presenta ciottolato per la stretta vicinanza al torrente.
L’abitato si presenta semplice e si distribuisce attorno alla chiesa, che ne costituisce il nucleo fondamentale; le case sono generalmente ad un piano con piccolo cortile sul retro, costruite con pietrame, si affacciano sulla strada.
Il territorio è stato oggetto di insediamenti umani in età nuragica, infatti sono state scoperte alcune sepolture in caverne naturali e due nuraghi denominati Monte S’Orcu e Camboni. Dopo il mille Perdaxius, fondato dai padri francescani, contava poche abitazioni attorno alla chiesa. Il paese fu dapprima feudo pisano, poi passò agli aragonesi. Fece parte della curatoria del Sulcis nel Giudicato di Cagliari. Il territorio fu poi abbandonato per diversi anni a causa delle invasioni barbariche. Nel 1300 il paese contava sessanta abitanti circa. Nella seconda metà del ‘400 il centro urbano rifiorì, infatti il paese si ripopolò lievemente. Questa ripresa durò brevemente, tant’è che risulta nuovamente abbandonato nel 1487. Il territorio passò alla famiglia dei Gessa. Nel 1519 fu riconosciuto alla famiglia Bellit. Intorno al 1760 nelle campagne si era formato il boddeus, case campestri di pastori e contadini che col tempo divennero delle vere e proprie abitazioni stabili per intere famiglie. Nel 1821 fu riscattato dal marchese di Palmas. Nel 1853 divenne frazione del comune di Narcao. Solo nel ‘900 il paese si è risollevato, grazie anche allo sviluppo dell’agricoltura che ha portato ad un aumento considerevole della popolazione rispetto al passato. Divenne comune autonomo nel 1958.
La manifestazione religiosa più significativa è in onore del patrono S. Giacomo, che si celebra il 25 luglio mentre la sagra più importante è in onore di S. Leonardo, si organizza per l’occorrenza una graziosa festa campestre la domenica e il lunedì di pentecoste.
La gastronomia offre squisiti prodotti agro-pastorali tipici del Sulcis Iglesiente.