Comune di Soddì nel Barigadu in Provincia di Oristano Sardegna
Piccolissimo comune dell’Alto Oristanese con circa 150 abitanti e un estensione di 4830 ettari, sorge nella zona montuosa che circonda il lago Omodeo.
Il suo territorio è molto interessante sia dal punto di vista paesaggistico che da quello archeologico, essendo abitato già in epoca preistorica e nuragica: i siti archeologici interessanti sono una decina, ciascuno con le sue peculiarità. Un particolare costruttivo che accomuna alcuni siti sono le camere allungate dei nuraghi, dalla planimetria esterna praticamente circolare.
Nel centro storico rimangono le antiche costruzioni in pietra scura basaltica, prive di intonaco. Per la mancanza di documenti, sono scarse le notizie storiche: appartenne al Giudicato di Arborea, fu compreso nel Marchesato di Oristano e parte del demanio regio della Parte Cier Canales, dal quale si riscattò nel 1839.
Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo
Chiesa campestre di Santa Maria Maddalena
Nello spazio antistante la chiesetta si possono ammirare i resti di una foresta fossile che si trovava nella zona, lungo le rive del lago.
Nuraghe Santa Anastasia
Nuraghe Crastu
Al limite nord del territorio di Soddì, su una rocca dominante le valli del rio Messe Cappai e del rio Siddo, è presente un complesso monumento che deriva da un lunghissimo insediamento umano, le cui origini potrebbero risalire addirittura al Calcolitico. Una muraglia corre per un lungo tratto, dall’altezza dello splendido nuraghe fino allo sperone di roccia dominante il vicino precipizio. Attaccato alla muraglia vi è un’edificio dal corpo pressocchè circolare, costruito usando come spalla la muraglia stessa; al suo interno è contenuta una bella e ampia camera di forma molto allungata. L’edificio comprende anche un secondo vano con ingresso esterno, dal quale si accede sia alla camera appena citata sia, tramite una gradinata curvilinea, ad un secondo vano superiore, anch’esso molto allungato. Il muraglione originariamente doveva essere ancora più alto di quanto non sia oggi, e la sua demolizione intenzionale ha purtroppo causato un danno incalcolabile.