Comune di Ollastra nel Campidano in Provincia di Oristano Sardegna
Centro agricolo avente una popolazione di 1.290 abitanti posto a 23 metri sul livello del mare, nella valle fertile del Tirso.
Nel territorio di Ollastra è possibile ammirare la flora e la fauna del paesaggio collinare che la montagna San Martino offre, nonchè l’ambiente lagunare creato dal fiume Tirso.
Attraversato in epoca romana dalla via Maxima, divenne parte del giudicato di Arborea durante l’età medioevale e infine feudo degli Arcais e dei Flores-Nurra.
Chiesa di Santa Severa
Situata ai margini dell'abitato di Ollastra, si trova all'incrocio della strada verso l'antico guado sul Tirso (Biaccas) e la strada Oristano-Fordongianus.
Di fondazione romanica, venne costruita nel 1450 circa e presenta accanto ad alcuni caratteri chiaramente arcaici elementi costruttivi più recenti. È una piccola chiesa a tre navate, con copertura posata su tavole e con capriate nella navata centrale.
Tra una navata e l'altra i collegamenti strutturali sono realizzati con archi a tutto sesto poggianti su pilastrini quadrati in trachite.
L'abside costituisce quasi un corpo separato, con la classica finestrella rivolta verso oriente voltata a crociera: si trova grosso modo sul luogo dove prima probabilmente c'era un'abside semicircolare.
La facciata presenta due ingressi, con quello secondario di forma più arcaica rispetto al principale: sopra quest'ultimo si trova un rosone ottagonale ricavato da conci di trachite giustapposti. All’interno di una banda a motivo geometrico si trova invece la figura di un cervo, dipinta in ocra e verde su sfondo bianco.
Chiesa di San Costantino
Chiesetta campestre nei pressi della quale si svolge (il 25 Aprile) la fiera di S. Marco, con espositori di bestiame e attrezzi agricoli.
Situato sulla sommità di una piccola collinetta, l’edificio sacro a navata unica presenta sul frontale un piccolo campanile a vela.
Chiesa di San Marco
Alla periferia dell’abitato si trova la chiesa cinquecentesca di San Marco. L’edificio romanico presenta una caratteristica cripta in cotto, accessibile dall’esterno tramite una gradinata nel fianco nord, con volte a vela su pilastri di età forse tardoromana.
Mentre il primo impianto risale al IV secolo l’impianto attuale a tre navate risulta dall’ampiamento sei-settecentesco dell’aula originaria a navata unica, con absibe a sud-est. Sopravvivono strutture romaniche nella testata orientale in trachite, il cui intonaco lascia intravedere all’esterno i conci angolari e la monofora assiale dell’abside, che all’interno conserva anche l’arco frontale in cantoni regolarmente squadrati.
Chiesa di San Sebastiano
La chiesa intitolata a San Sebastiano venne edificata nel XVI secolo, ma subì tutta una serie di restauri successivi.
Presenta un arco a sesto acuto poggiante su pilastri decorati a foglie mentre nella facciata, semplice e spoglia, si apre un rosone ottagonale.