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Comune di Baradili in Marmilla nella Provincia di Oristano Sardegna

Piccolo ma grazioso paese che solo di recente ha riacquistato la sua autonomia amministrativa: nel passato infatti costituiva un comune unico insieme a Baressa, del quale in tempi antichissimi fu forse derivazione, come sembrerebbe indicare l’identica iniziale Bar dei due nomi.

Fino ai primi del novecento era chiamato Baratili, faceva parte della curatoria della Marmilla e della diocesi di Ales. Nel medioevo seguì le sorti del Giudicato di Arborea, poi trasformato in Marchesato di Oristano con Leonardo d’Alagon e il Marchese d’Arcais.

Chiesa di Santa Margherita

Santa Margherita è la titolare della chiesa parrocchiale del piccolo centro: l’edificio moderno è stato costruito negli anni ’60 e dispone di 2 cappelle per lato.

La nuova costruzione sostituisce la vecchia (alla quale fu affiancato fra il 1935 e il 1936 l’attuale campanile) e custodisce le immagini lignee di Sant’antonio da Padova del seicento e di San Giuseppe col Bambin Gesù del settecento.

Sull’altare maggiore si trova il simulacro di Santa Margherita in cui, nonostante sia stato ridipinto, è possibile ravvisare caratteri del settecento.

Antica sorgente Cibixia

Presso la sorgente Cibixia sono state scoperte le fondamenta di un antico edificio, suddiviso in 25 sezioni rettangolari di metri 2,5 x 1, probabilmente le rovine di un bagno romano poiché fra i resti rinvenuti vi sono alcuni pezzi romani, tra i quali frammenti d’anfora.

Castello

Rocca fortificata con funzioni di difesa, fu uno dei baluardi dei Pisani nella guerra contro i Genovesi. Le fonti riportano pochissime notizie su questo castello, che andò in rovina dopo la costruzione di quello di San Michele.

Attualmente non è possibile una ricostruzione planimetrica e si possono scorgere solo i pochi resti della cinta muraria sul fianco del monte Olladiri.

 

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