Comune di Arborea nel Campidano nella Provincia di Oristano Sardegna
Borgo pianificato situato nel Campidano di Oristano, conta circa 3.800 abitanti. Nato nel 1928 con il nome di Mussolinia di Sardegna, fu il primo esempio realizzato in Italia di bonifica integrale.
La zona, allora considerata predesertica, subì dal 1919 una radicale trasformazione ed ebbe inizio un’intensa opera di bonifica con il prosciugamento dello stagno Sassu e la creazione di un vasto sistema di rimboschimento: ai giorni nostri è forse la più fertile della Sardegna, con un sistema di coltivazioni e di irrigazione efficiente e razionale.
Nel passato più remoto presso i territori bonificati sorgevano numerose necropoli e villaggi agricoli. La visita nei dintorni riveste grande interesse soprattutto per la presenza del Comprensorio di Bonifica, vasto 9000 ha.: esso ha un aspetto totalmente differente dal resto dell'isola per la serie di appezzamenti rettangolari di terreno ben coltivati, serviti da strade parallele che si intersecano ad angolo retto, con villaggi agricoli di poche villette con fienili, stalle, depositi per attrezzi, ecc.
I materiale provenienti dalla suddetta località sono costituiti da ceramica tardo punica, vaghi di collane in pasta vitrea, monete della zecca di Sicilia (fine IV inizi III secolo A.C.) e da un singolare askòs a busto di fanciullo, di età ellenistica.
Nel 1931 il paese divenne comune autonomo e gli fu dato il nome di Arborea, per ricordare una parte di quel territorio del glorioso Giudicato Arborense.
L’abitato si caratterizza per la struttura urbanistica con palazzi in stile liberty e neogotico e per la piazza Maria Ausiliatrice, che si apre quasi come un giardino di fronte alla parrocchiale del Cristo Redentore.
Esempi di architettura civile
Nella cittadina è possibile ammirare gradevoli palazzi in stile neogotico e liberty. Alla destra del municipio si trova la Villa del Direttore dell’ERSAT; affianco ad essa la Villa del Presidente dello stesso ente. Entrambe le ville sono state edificate in occasione della visita di Mussolini alla cittadina.
Nella Villa del Presidente, circondata da un bellissimo giardino, si trovano ancora gli arredi originali e svariati attrezzi agricoli in uso nel passato. La Villa purtroppo è visitabile solo in occasione della Sagra della Fragola, quando nel suo giardino si svolge parte della festa.
Parrocchiale del Cristo Redentore
Chiesa alquanto inusuale, almeno in Sardegna, in quanto è realizzata in stile "tirolese": merita sicuramente una visita. Il bellissimo interno è caratterizzato da pareti accuratamente decorate e da alcuni affreschi di notevole fattura. Una bella vetrata a rosone consente una maggiore luminosità dell’interno, illuminato anche da un enorme lampadario in stile moderno che crea un effetto molto particolare.
Mulino di Arborea
Questo mulino costituisce un esempio di archeologia industriale; esso è raggiungibile giungendo ad Arborea da Terralba e svoltando a sinistra del semaforo che precede la piazza della chiesa: la sua struttura è ben visibile a pochi metri sulla destra.
Accessibile previa autorizzazione, esternamente il mulino presenta due edifici distinti: il più piccolo, a pianta quadrata, era utilizzato come frantoio ed è attualmente in stato di abbandono. Da questo edificio si poteva raggiungere tramite un camminamento esterno (una sorta di ponte chiuso, col fondo in travi di ferro e pareti in lamiera) il fabbricato più grande, utilizzato come mulino fino al '95. All'interno si trovano ancora integri gli interessantissimi meccanismi risalenti alla fine degli anni '30 ed è un vero peccato che il sito non venga adeguatamente valorizzato.
Collezione civica archeologica
Museo istituito nel 1930 e ubicato nei locali del Palazzo municipale dell’allora Mussolinia di Sardegna (cioè la città di Arborea). Vi sono esposti materiali rinvenuti negli insediamenti nuragici di S’Ungroni, Orri e Mussu Impera. Tra i numerosi materiali punici, particolare interesse rivestono una brocchetta a corpo troncoconico del secolo IV-III a.C. e alcune monete della zecca di Sicilia, raffiguranti la testa di Core da un parte e un cavallo al galoppo dall’altra.
La parte principale dei reperti del museo è costituita dalla raccolta dei materiali romani trovati nelle tombe ad incinerazione ed inumazione presenti a S’Ungroni.
Lo scopo della struttura è quello di offrire un quadro della storia dell’insediamento umano nel territorio arborense.
Stagni di S'Ena Arrubia e di Corru de s'Ittiri
La zona di Arborea ha notevole interesse anche dal punto di vista naturalistico e faunistico: nello stagno S'Ena Arrubia, presso la costa (con accesso dalle strade che giungono anche ai vari punti dell'immensa spiaggia di Arborea, sul golfo di Oristano), si trova una grande concentrazione di uccelli palustri; nella vicina splendida pineta, alle spalle della spiaggia, sorgono una Colonia Marina e un noto centro turistico.
Più a sud, verso il promontorio di Corru Mannu, si estende lo stagno Corru de S'Ittiri con la peschiera omonima (in corso di valorizzazione per la realizzazione di chiuse e infrastrutture varie) che si collega con il grande stagno di Marceddì.